Le mie feste dell’Unità
GIORGIO FRANZAROLI
LE MIE FESTE DELL’UNITA’
con uno scritto di Antonio Padellaro
21×15 cm, 80 pp. a colori
brossura cucita con bandelle
circometrò, 11
ISBN 978-88-98462-92-6
13 euro
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«Nel libro Le mie feste dell’Unità troviamo, autoeffigiato, il giovane Franzaroli mentre, armato di pennelli e vernice, si dà da fare convocato forse in virtù della sua familiarità con i colori della tavolozza (il classico ruolo dell’intellettuale per il progresso dei popoli).
«E sembra di sentirlo, quel profumo di buona cucina emiliana che si diffondeva nell’aria, come un venticello di pensieri gustosi e genuini, generati nelle cucine progressiste (tortellini più elettrificazione). Dove le compagne cuoche accoglievano benignamente il direttore dell’“Unità” in visita curiale (e il segretario del partito e tutto il cucuzzaro) asciugandosi le mani infarinate sul grembiule per la foto di rito.
«Il racconto di Franzaroli è un documento affettuoso, nostalgico e abbastanza incazzato. Nella presa d’atto di un rapporto sentimentale, ancora più che politico, mandato al macero per ragioni che ci risultano ancora incomprensibili».
Antonio Padellaro
GIORGIO FRANZAROLI – Bolognese, durante il liceo si iscrive al corso serale di fumetto «Zio Feininger», dove insegnano anche Andrea Pazienza e Lorenzo Mattotti. Appena ventenne inizia a scrivere sceneggiature di fumetti per ragazzi, tra cui Lupo Alberto e Cattivik. Esordisce come autore satirico su «Comix» e «Frigidaire», per poi collaborare con vari giornali e riviste, tra cui «l’Unità», «Linus», «Cuore» ed «M». Nel 2008 ha vinto il Premio Internazionale della Satira di Forte dei Marmi come migliore disegnatore satirico. Dal 2010 pubblica le sue vignette con regolarità su «Il Fatto Quotidiano». Nel 2020 esce il suo primo romanzo a fumetti, Orrido famigliare, per i tipi di Pop.
«Ho fatto questo libro perché quelle Feste dell’Unità mi mancano.
Lo so che le hanno rifatte, ma son tutte rifatte».
Alexandre Dumas