Andrea Vismara / Iddu
Dieci personaggi in cerca di riscatto si trovano a convergere alle falde del vulcano di Stromboli, come accadde alla Bergman di Roberto Rossellini nel film omonimo del 1950. Metafore di purificazione, l’isola e il vulcano rappresentano per questi protagonisti una specie di chiave di volta che li porterà a concludere la spasmodica ricerca che – in modi naturalmente diversi – li ha spinti in Sicilia. È infatti l’iddu che dà il titolo al romanzo, entità impalpabile e materiale insieme, che chiederà loro il coraggio necessario a rinascere attraverso una sorta di battesimo del fuoco.
Con mio grande rammarico tanto per il narratore (alle prese col suo esordio) quanto per la casa editrice (le Edizioni Spartaco di Errico Malatesta), ammetto che Iddu è uno dei pochissimi romanzi che non sono riuscita a terminare. Tralasciando alcune banalità che in un’opera prima devono necessariamente tollerarsi, la ragione del fallimento di questo libro è da ricercarsi nell’ingestibilità del numero dei personaggi e delle relative storie che smarriscono il lettore e che sfuggono, ancor prima, allo scrittore stesso. Ad Andrea Vismara, che possiede senz’altro l’ottima capacità di scrivere in modo semplice ma efficace, consiglio di allenarsi in questo senso se in futuro sceglierà di focalizzarsi ancora sulla coralità delle storie, sul romanzo a più voci.
Consigliato a chi vuole darmi torto.
Gaia Tarini