LUCA RALLI
FABIO MAGNASCIUTTI
DUE
con uno scritto di FLAVIA PERINA
64 pp., b/n
19x26 cm, brossura cucita con bandelle.
Fumisterie, 2020
ISBN 978-88-98462-22-3
12 euro
«Provare a immaginarsi in un luogo diverso, in una vita diversa. Provare a immaginarsi diversi. è passato quasi un anno, ormai».
Comincia così un contemporaneo romanzo gotico in cui una coppia va a vivere in una casa isolata per dare nuova linfa al proprio amore – ma a sbocciare sarà l’incomunicabilità, la paura, la chiusura in sé, la follia, nello specchio di due finestre affiancate, una sulle pagine di sinistra (illustrate da Luca Ralli) e una sulle pagine di destra (opera di Fabio Magnasciutti), che scorrono come due fiumi paralleli per tutto il volume, invitando il lettore a scegliere come immergersi: leggere prima tutte le pagine di sinistra? Di destra? Insieme? Farsi guidare da un altro livello di interpretazione ancora, il racconto di Flavia Perina posto in bandella?
Le rette parallele, si sa, s’incontrano solo all’infinito, ci vuole troppa pazienza. E se si sono già incontrate? Se il futuro è già successo?
Basta ricominciare a leggere, un’altra volta.
Due.
LUCA RALLI – Fumettista, illustratore, scenografo teatrale, docente, animatore. Tra le sue collaborazioni, «Cuore», «Linus», «Carta», «Il Venerdì di Repubblica» e il Cern di Ginevra. Con Stefano Benni ha pubblicato Pantera e Fen il fenomeno, pubblicati da Feltrinelli. Finalista del SilentBookContest 2018 e vincitore del Premio Andrea Pazienza al Festival del Fumetto di Cosenza. FABIO MAGNASCIUTTI – Illustratore, vignettista, musicista, docente, scrittore. Insegna illustrazione editoriale presso lo Ied di Roma. Nel 2015 ha vinto il premio come miglior vignettista presso il Museo della satira e della caricatura di Forte dei Marmi. Con Barta ha pubblicato Nomi cosi animali (2018, II ed.), Noi (2018), Il richiamo della coperta (2019, scritto con Susanna Mattiangeli). FLAVIA PERINA – Giornalista e scrittrice, è editorialista di «La Stampa e collabora con «Linkiesta». Si occupa di politica, società, donne. Ama il mondo del fumetto e ha scritto a lungo per «Linus». E' autrice di un romanzo, Le lupe, edito da Baldini & Castoldi.
«C'è qualcosa di attraente per un mistico, in un paese come questo, così ricco di specchi. Un mistico è una persona che ritiene infatti che due mondi siano migliori di uno. Nel senso più alto, davvero ogni pensiero è un riflesso. In questo consiste la verità più vera: ritenere che i secondi pensieri siano migliori dei primi. Gli animali non hanno secondi pensieri; solo l'Uomo è in grado di vedere i propri pensieri doppi, nello stesso modo in cui un ubriaco vede doppio un lampione. Solo l'Uomo è capace di vedere i propri pensieri capovolti, nello stesso modo in cui vede una casa riflessa in una pozzanghera. Questa duplicazione mentale, come in uno specchio, è – lo ripeto – la cosa più intima della filosofia umana. C'è del misticismo, una verità al limite del mostruoso, nell'asserzione che due teste sono migliori che una. Perché entrambe dovrebbero crescere sullo stesso corpo».
CHESTERTON
Irene Asciutto, dalla sua pagina FB
Un romanzo gotico a fumetti e basterebbe questo a convincere alla lettura, ma c’è molto di più al suo interno, persino tra i non detti, nelle inquietudini celate.
Una coppia si trasferisce in una casa isolata per provare a ritrovarsi, a ritornare invece sono l’incomunicabilità, la distanza, le ossessioni e le paure. Perché non è mai il luogo che inquina i rapporti umani, cambiare casa, abitudini, panorama non riuscirà a portarti fuori da ciò che sei.
Una crepa che si è aperta rimane tale e si riempie fino a scoppiare. Si riempie di timori, di parole non dette, di quelle dette in modo sbagliato, dei sensi di colpa, dei desideri sfuggiti, delle ossessioni che prendono vita, di mostri.
Sfocia in follia, guardata come fosse uno specchio, attraverso due finestre che scorrono parallelamente ad insegnarci, ancora una volta, che la vita affianco non si incontra, prosegue dritta, che c’è bisogno di mescolarsi.
I mostri affiorano pian piano, ritornano a prendersi ciò che pretendono, la tua vita, il tuo sentire, ogni singola paura. E i mostri hanno molti aspetti, banale sarebbe rinchiuderli nell’immaginario collettivo della deformità. No, essi hanno le forme più disparate, e disperate. Possono essere tentacoli che soffocano, possono essere speranze mal riposte, possono essere follia brutale.
Ma credere che la prima lettura di questo fumetto basti è ingenuo, qui troviamo una forma narrativa originale che ci porta ad osservare, ed osservarci, da più angolazioni. Si può scegliere di leggerlo tutto di seguito facendosi guidare dalle parole di Flavia, si possono leggere prima tutte le pagine di sinistra oppure tutte le pagine di destra. Io ho scelto di affrontare tutte le modalità di lettura possibili per immergermi totalmente ed è un consiglio che mi sento di dare a chiunque voglia affrontarne la lettura.
Nelle pagine di sinistra Luca ci porterà all’interno delle ossessioni che prendono vita, soffocano fino a distruggere. Essere inghiottiti e scappare.
Nelle pagine di destra Fabio ci porterà tra i vari tentativi di entrare dentro, di mischiarsi, di lasciarsi cadere come le foglie d’autunno, a terra, sfinite ma bellissime.
Flavia invece ci racconta la follia che prende il sopravvento, sovrasta la mente, sfocia in violenza, una violenza immaginata salvifica che non libera dall’ossessione.
Inquietante, disturbante per la verità raccontata, bellissimo.
«La distanza non è mai questione di spazio. È qualcosa di più intimo. Un tradimento doloroso e profondo, una ferita. Una coltellata. Uno strappo. E nello strappo si crea la distanza.
…
ALLORA STRINGIMI, DANZAMI.
…
Non sto bene. Di notte le finestre sbattono senza un perché, mi sveglio coperta di un sudore gelido a causa di suoni che non riesco ad identificare».