Delicati uccelli commestibili / Lauren Groff
(…) avrei tanto voluto andare a dormire, almeno una notte, senza il timore di risvegliarmi in un mondo in frantumi.
Non saranno all’altezza della lingua di Carver – cui audacemente sono stati paragonati nella terza di copertina dell’edizione italiana – ma i racconti di Lauren Groff sono qualcosa di grande. Esiste una visione obliqua che serve nella scrittura, specie in quella compatta e disossata del racconto; e Lauren Groff ce l’ha. Se il cuore di un uccello batte più veloce di quello di altri mammiferi per non disperdere le energie necessarie al volo, sembra essere proprio questo il filo conduttore delle storie che compongono quest’antologia, intrisa di una narrativa “celeste” che si colloca felicemente tra la terra e il cielo. La ragazza paralizzata che innamorandosi del proprio istruttore di nuoto riacquista la mobilità, la poetessa egoista e spezzata che scarica la sua infelicità sull’amica più cara, la prostituta che durante l’occupazione parigina dei nazisti si dibatte tra amore e piacere della carne; o donne che ricordano, si aggrappano al proprio passato, adolescenti “sgarrupate” che cercano di difendersi dai pericoli di un mondo oscuro e pericoloso come in una fiaba dei fratelli Grimm: le protagoniste dei racconti di Lauren Groff si tengono in equilibrio – o cercano di farlo – in un panorama pieno di malinconie estreme e battaglie gioiose, dentro al quale nuotano ricordi, uomini indimenticabili e paesaggi sublimi. Delicati uccelli commestibili è un libro baciato dalla fortuna, con cui gli amici di Codice Edizione regalano una piccola gemma nel panorama della piccola editoria: uno strano ed entusiasmante colpo di fortuna, una lettura sorprendente, un libro luminoso che non avrete voglia di abbandonare.
Questo libro è per chi prende il tram per andare a lavoro, per chi aspetta la fine dell’inverno e sa riconoscerne il profumo. Per chi salva passerotti caduti dal nido e dimentica talvolta di portare in salvo sé stesso.
Gaia Tarini
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Sono nata a Perugia nel 1989. Scrivo per la Colonna dal 2014, e nel 2011 ho fondato il blog di recensioni letterarie Le ciliegie parlano, insieme a Giorgia Fortunato.