Fabio Stassi / Holden, Lolita, Živago e gli altri. Piccola enciclopedia dei personaggi letterari (1946-1999)
«Perché l’odio (…) muore con la morte di chi è odiato e l’amore invece continua a vivere e a crescere anche dopo l’ultima separazione?»
Guglielmo da Baskerville, Florentino Ariza, Cosimo Piovasco di Rondò e Billy Pilgrim sono solo alcuni dei duecento personaggi che Fabio Stassi ha amato far (ri)vivere e parlare nel suo Holden, Lolita, Živago e gli altri (Minimum fax, 2010), una raccolta di «profili da pagina» in cui si susseguono come sul palco di un teatro i protagonisti di alcuni tra i romanzi più importanti dal 1946 al 1999.
Lo spunto di Stassi vanta un mastro ispiratore come Gesualdo Bufalino col suo Dizionario dei personaggi di romanzo. Da Don Chisciotte all’Innominabile e prende forma grazie all’incontro, naturalmente immaginario, tra l’autore e i protagonisti dei libri da lui più amati. Complice quel pendolarismo maledetto che costringe fortunatamente tanti ad approfittare del tempo trascorso sui treni per dedicarsi alla lettura.
Se è vero che «la terra è innervata di binari, e su ogni binario corre una storia», Stassi ha saputo, in questa raccolta di cui si rischia di diventare dipendenti, dare una forma concreta e personale ad ognuno degli eroi da lui scelti, risaltandone le personalità ma mantenendo al contempo un’impronta narrativa di sottofondo che lo rende e tanto somigliante al suo modello siciliano e insieme così riconoscibile. Ciò che rende bello questo libro, infatti, è la tipica carezza di un autore che ha saputo reinventare a suo modo e con le sue parole figure che in realtà sono di pubblica immaginazione. Questo, che potrebbe sancirne tanto la forza quanto la fragilità, è a mio parere invece una bella prova in cui sempre si intuisce l’amore spassionato di Stassi per la lettura e la scrittura e la sua capacità di liricizzare anche quei protagonisti barbari e senza scrupoli che in altre vesti e circostanze potevano esserci apparsi antipatici.
Consigliato a chi ha profondamente amato l’Antologia di Spoon River e a tutti i lettori che hanno desiderato, almeno una volta, leggere nei pensieri dei personaggi dei libri che hanno letto o incontrarli in un caffè.
Gaia Tarini