Francesca Matteoni / Tutti gli altri
Accomiatarsi dall’infanzia significa scrivere una favola nera, quella in cui si debbono lasciare indietro i personaggi (fittizi o meno) che hanno fatto parte della nostra vita. Di più: crescere è un processo smaliziato, in cui ogni storia svela il suo potenziale fosco e terrifico, sempre nascosto dietro ogni lieto fine. Tutti gli altri (Tunué 2014) è una raccolta di frammenti che guida attraverso questo necessario percorso di scoperta e distruzione del Prima: i protagonisti dei capitoli che lo compongono, se portano il titolo delle fiabe, non possono contemporaneamente che svelarsi nella loro alterità.
Francesca Matteoni, giovane scrittrice pistoiese classe 1975, ha usato la cifra della fiaba, a volte urbana, per affrancarsi dai miti dell’infanzia, per raccontare – in un’Italia perduta e attuale insieme – quel processo di separazione che ci mette in relazione col mondo e con gli altri. La sua è una collezione fugace e vivida di cartoline luminose e insieme oscure, in cui la crescita e la maturazione si affermano ancora una volta in tutto il loro presagio di perdita e di riconquista. Del nuovo, dello sconosciuto, del possibile.
Consigliato a chi è cresciuto in fretta.
Gaia Tarini
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