Francisco José Viegas / Un cielo troppo blu. Le indagini dell’ispettore Jaime Ramos
«Un morto senza nome è un cattivo indizio per chiunque.»
Nonostante il caso di cui si deve occupare non appartenga esattamente alla sua sfera di competenza, l’ispettore Jaime Ramos viene incaricato di risolvere il mistero della morte di un giovane pubblicitario, il cui corpo viene ritrovato nel bagagliaio di una macchina abbandonata. Sembrerebbe «un problema di relazioni tra istituzioni», essendo la vittima anche il figlio di un importante finanziario. Per questa e altre ragioni, Ramos parte alla ricerca degli indizi che gli occorrono, spingendosi fino a Cuba e in Messico, sulle tracce delle donne amate dalla vittima e che lo hanno amato, e che dovranno necessariamente rappresentare la chiave per risolvere le indagini.
Francisco José Viegas, maestro –proprio come il suo personaggio – nell’indagare «tutto ciò che non è importante (o forse sì)», ha scritto un romanzo poliziesco dove azione e sentimento non possono mai fare a meno l’una dell’altro. Un cielo troppo blu (La nuova frontiera, 2008) è la dimostrazione che il giallo può farsi «sensibile» e appassionato, umano, malinconico e seducente. Un romanzo noir conturbante, pieno dell’inconfondibile saudade che caratterizza gran parte degli scrittori portoghesi.
Consigliato agli amanti del poliziesco, ma con sentimento.
Gaia Tarini