
L’estate che risolse ogni cosa

«Svegliandomi, al mattino, mi venne in mente quella volta che eravamo andate a prenderlo all’asilo, mia madre e io. Lo guardavo mentre correva incontro alla vita a quel tempo inondata di sole, con i suoi fitti riccioli castano dorato e il grembiule celeste a quadretti. Udii mia madre mormorare, con un sorriso d’orgoglio: “Guarda com’è bello. Però la direttrice si è ancora lamentata. Dice che è troppo vivace. Oggi ha riempito di disegni mezza parete dell’aula mentre l’educatrice era occupata con un gruppo di bambini”. Lo osservai mentre camminava mano nella mano con un altro bambino a pochi passi da noi. Un moto di gioia mi avvolse. Non ero gelosa. Anzi. Pensavo di esser stata prescelta e premiata da non so quale divinità per aver avuto in dono come fratello una creatura così meravigliosa. Ero convinta che il suo, negli anni seguenti, sarebbe stato un destino fuori dalla norma».
Si può uscire vivi dagli anni ’80?
Elvira Lanza è poetessa, scrittrice e autrice di testi per canzoni. Nata a La Spezia, dopo un periodo a Milano si è trasferita a Bruxelles, dove vive. Tra le sue pubblicazioni, I mandorli in fiore (2001) e Una voce spezzata (2009).
Elaborazione da Samuele Recchia, Tavola/Diaframma.
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