Dietro le palpebre
«Si rese conto che quel primo incontro con la popolazione del Paese dei Ciechi metteva alla prova i suoi nervi e la sua pazienza più di quanto non avrebbe immaginato. Da vicino il luogo gli apparve più ampio, l’intonaco delle case ancora più bizzarro. Una folla di bambini, uomini e donne (alcune delle donne e delle ragazze, notò con piacere, avevano volti molto dolci, benché gli occhi fossero chiusi e infossati) li circondò e gli si attaccò, toccandolo con mani morbide, sensibili, odorandolo e dando ascolto a ogni parola che diceva. Tra le fanciulle e i bambini, però, v’era chi stava alla larga, come se per paura, e in effetti la sua voce appariva rozza e dura in confronto alle intonazioni più morbide modulate dalle loro bocche».
Scelti e tradotti dalla scrittrice Carla Muschio, quattro «racconti di tenebre» dello scrittore britannico: Il Paese dei Ciechi, che tutti dovrebbero leggere, e Nell’osservatorio di Avu, La Stanza Rossa, Il particolarissimo caso degli occhi di Davidson.
H.G. Wells (1866-1946), scrittore britannico tra i più popolari della sua epoca, è considerato tra i padri della fantascienza. A lui dobbiamo La macchina del tempo, La guerra dei mondi, L’uomo invisibile; ma anche una Breve storia del mondo e il primo regolamento moderno di un gioco di guerra tridimensionale.
Terry Pratchett
Edvard Munch, Melancholia I (1896).