La malaintesa

YOLAINE DESTREMAU
LA MALAINTESA
traduzione di Marta Giusti

 

12×19 cm, 240 pp.
brossura cucita con bandelle
qzerty/qwerty, 9
ISBN 978-88-98462-49-0
14 euro

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Cresciuta in una famiglia avvolgente e innamorata, una brillante avvocata è pronta a tenere l’arringa. Sa cosa fare, come muoversi, cosa dire per convincere Corte e giurati. La sua voce è ferma, dosa alla perfezione parole e silenzi. L’aula è il suo regno.
Una paziente è stesa su un letto d’ospedale. Ha fratture multiple, costole incrinate, ferite alla testa. Sotto morfina per alleviare il dolore, non ricorda che cosa le sia successo. Il marito sostiene che è inciampata su un tavolino del soggiorno. Che è un’alcolizzata, che spesso urta i mobili, cade.
Come collegare due scene tanto dissociate, queste due donne? «Eppure sono proprio la stessa persona, sono io, a pochi giorni di distanza».
Cécilia ha compreso tutto presto, giovanissima, prima di poterlo esprimere, prima di averne coscienza. Molto lontano, nascosto sotto infiniti strati, nel profondo, lei sapeva. Eppure allo stesso modo, prestissimo, prima ancora, ha saputo che Abel era l’uomo della sua vita.
Soffocata nelle spire della violenza coniugale, Cécilia attraversa tutte le fasi della negazione per vivere anche lei la fiaba che hanno vissuto i suoi genitori. Vuole salvare il suo matrimonio, e annega tra i sensi di colpa per gli eccessi dell’uomo che ama e teme. Poi cerca, nonostante tutto, di sottrarsi alla presa che esercita su di lei il marito, il padre delle loro bambine.
Ha però amato tanto quest’uomo, il suo carattere deciso, il suo corpo magro: come potrebbe stare senza di lui? Come non dargli un’ultima possibilità?

Yolaine Destremau, dopo un’infanzia nomade tra l’Africa del Sud, l’Argentina e le estati in famiglia a Cognac, oggi divide la sua esistenza fra Parigi e Lucca. Per una decina d’anni è stata pittrice, poi si è consacrata interamente alla scrittura. Autrice di nove libri, tradotti in svariate lingue, con Barta ha pubblicato Le ribellioni (2015), La casa di Cognac (2018) e Il rumore bianco (2022).


«Le loro voci mi hanno incoraggiato, trasportato, consolato, mentre incespicavo scrivendo questo libro. Avevo rinunciato svariate volte, ma le voci non mi hanno dato tregua, si sono susseguite intime battaglie, suppliche, ingiunzioni, e ogni volta ho ricominciato a scrivere. Di questo le ringrazio, ed è per questo che dedico loro questo testo: a tutte le malintese, e a chi che le ascolta. E alla loro lotta, che non venga mai più messa a tacere, anzi: che risuoni forte, lontano».

Per non arrossire davanti alla propria vittima, l’uomo che ha cominciato a ferirla la uccide.
Honoré de Balzac

In copertina: elaborazione da Michael Carson, Punto rosso (2016).
Collezione privata.
instagram.com/mcarson1999
Grazie a Michael Carson per la generosa concessione.

San Giuliano Terme ordini@barta.it
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