Lorena Canottiere / Verdad
Ho bisogno che il mondo passi in mezzo alle idee e mi distragga: non so perché, forse così riesco a tener stretto l’indispensabile.
Lorena Canottiere, M!
A chi non è mai capitato, auguro di incontrare Lorena Canottiere e di assistere al piccolo miracolo di vederla disegnare dal vivo. A me è successo al Napoli Comicon 2016 con dei pastelli a cera, coi quali mi ha dedicato Verdad, l’ultimo dei suoi fumetti pubblicato da Coconino Press a marzo scorso. Una storia lontana dalla retorica trita del fascismo, che però ha molto a che fare con l’idea di lotta e di scoperta, con gli ideali intimi prima che politici; un inno a chi resta e per chi combatte per la verità. Con Verdad la Canottiere ci trasporta nel mondo impegnato ma sentimentale che era già del Sentiero dei nidi di ragno di Calvino, e sa parlare di una resistenza che è del cuore oltre che ideologica. Una graphic novel toccante dai colori indimenticabili, scritta e disegnata benissimo.
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[tab: 1, Malasuerte]
Verità. Si cerca sempre, ma molto raramente si trova. Ne ha bisogno Verdad, nata sui Pirenei da una mamma libertina e un po’ hippy che l’ha messa al mondo e che l’ha lasciata con la nonna. Adesso vive nei boschi, gli stessi dove si nascondono animali antichi e vedove armate di accetta, pensando alla donna idealista e coraggiosa che l’ha generata. La sua militanza in un gruppo di sovversivi d’altri tempi e la sua appartenenza alla comune di Monte Verità
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[tab: 2, L’utopia necessaria]
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[tab: 3, titolo]
Gaia Tarini
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Sono nata a Perugia nel 1989. Scrivo per la Colonna dal 2014, e nel 2011 ho fondato il blog di recensioni letterarie Le ciliegie parlano, insieme a Giorgia Fortunato.